Sembra che lenti per ingrandire dei particolari fossero utilizzate già nell’antica Roma, ma è del 1352 la prima documentazione sugli occhiali, usati con costanza per attenuare i difetti della vista: è il ritratto del cardinale Ugone di Provenza di Tommaso di Modena, conservato nella Sala del Capitolo della Chiesa di San Nicolò a Treviso.
Non sorprende la locazione del ritratto: lì vicino, tra Venezia e Murano, già da tempo si lavorava il vetro e nei Capitolari delle Arti Veneziane della fine del Duecento e dell’inizio del Trecento si parlava di “lapides ad legendum” e “roidi da ogli”, lenti di ingrandimento e occhiali da vista.