Un maestoso cavaliere, scolpito a 23 metri dal suolo su una roccia alta circa 100 metri. Il gigantesco bassorilievo è stato scolpito nel 705 dopo Cristo a Madara, nella Bulgaria nord-orientale, vicino alla città di Šumen e a circa 70 km da Varna.
E’ un’opera unica nella cultura artistica europea: il cavaliere, armato di lancia, caccia un leone, rappresentato sotto il destriero al galoppo. L’eroe è seguito da un cane da caccia e preceduto da un’aquila in volo. La scena rappresenta in modo simbolico un trionfo militare: quello di Khan Tervil, che regnava proprio nel periodo in cui l’opera è stata realizzata.
Il bassorilievo è quindi opera dei Bolgari, una tribù nomade di guerrieri che si insediò nella Bulgaria nord-orientale alla fine del VII secolo e, che dopo essersi fusa con i popoli slavi che già vivevano in quelle terre, diede origine ai bulgari di oggi.
L’archeologo Vesilin Besheliev, ha determinato l’età precisa del rilievo fissandola al 705, appena 24 anni dopo la fondazione della Bulgaria (681).
Tre iscrizioni in lingua greca medievale che illustrano l’opera ci danno importanti informazioni sulla storia di quei territori.
In particolare la prima delle scritte incise sulla pietra attesta l’accettazione da parte di Giustiniano II del regno di Khan Tervil sulla Bulgaria con un gesto di omaggi: il pagamento delle tasse ai Bulgari da parte dei Bizantini.
Le altre iscrizioni si riferiscono a Khan Krum (796-814) e Omurtag (814-831) e con ogni probabilità vennero scolpite per loro ordine.
Il monumento è inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO fin dal 1979. La figura era anche sul retro di una moneta in circolazione in Bulgaria una decina di anni fa. E secondo un sondaggio fatto all’epoca, un bulgaro su quattro avrebbe voluto proprio il Cavaliere di Madara come immagine simbolo per il conio della moneta bulgara, in previsione di un futuro ingresso del paese nel sistema dell’euro.