Da qualunque parte si provenga, Gubbio appare come una visione. Il carattere decisamente medievale dell’agglomerato urbano è annunciato dalla celebrata massa compatta degli edifici monumentali, che si staglia al piede del ripido Monte Ingino. Quasi scolpita in grigi blocchi di calcare “di una monocromia sublime”, come descrisse Guido Piovene, la peculiarità dell’ambiente urbano di questa antica capitale umbra risalta quando se osserva la mappa. Una pianta sorprendentemente regolare, nel reticolo di strade che si aprono ampie ai differenti livelli imposti dall’orografia, tagliate da ripidi collegamenti trasversali rigorosamente ortogonali.
Alla qualità del tessuto edilizio, ricco di stratificazioni e di episodi monumentali, fa riscontro la persistenza di una civiltà locale e di tradizioni di origine remota, prima fra tutte la Corsa dei Ceri, che alimentano il fascino tutto particolare di questa città.
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