Si è formato come medievista presso l’Università di Bari, ma, dalla fine degli anni ’70, si è specializzato in Didattica della Storia, disciplina che poi ha insegnato presso questa Università e presso la Scuola di Specializzazione di Pavia.
La sua ricerca ha provato a mettere insieme due terreni tradizionalmente distanti tra di loro: quello della pratica scolastica e quello dello studio teorico dei problemi dell’insegnamento. In particolare: le questioni identitarie e memoriali, i manuali, la didattica ludica, il curricolo di storia, l’intercultura. Lo studio degli stereotipi gli ha permesso di affrontare una delle questioni più scottanti della società attuale, quella del rapporto fra il sapere costituito e quello diffuso, da una parte, e del rapporto fra produzione scientifica e manualistica scolastica, dall’altra.
I suoi anni di lavoro si sono concretizzati in una quantità di pubblicazioni, alla cui mole non si è ancora deciso a porre fine; e in una continua interrelazione con i docenti, per nulla quantificabile, ma che gli ha permesso di conoscere professionisti straordinari, e qualche grande amico.