I gargoiles di NotreDame e di molte altre cattedrali sono un falso storico. I cinquantaquattro mostri di pietra che ornano la più celebre chiesa di Francia non sono il frutto dell’immaginario gotico medievale.
Furono aggiunti dall’architetto Eugène Viollet-le-Duc tra il 1843 e il 1864.
Gargoile è una parola onomatopeica. Viene dal latino “gurgulium”, (esofago o gola) e fa riferimento al gorgoglìo dell’acqua che passa attraverso un doccione.
In francese, una gargouille è una grondaia. Da qui il nome della figura decorativa posta alle estremità dei tetti e dei cornicioni.
Viollet-le-Duc attraverso le sue chimere espresse le ossessioni della sua epoca, le stesse che ispirarono il fantasmagorico universo letterario di Victor Hugo in “Notre Dame de Paris”.