Costruire un castello medievale usando esclusivamente materiali, tecniche e strumenti del XIII secolo. È la sfida che è partita nel 1997 a Guédelon, in Borgogna, nel cuore della Francia.
Quasi un gigantesco gioco di ruolo. Non si consuma elettricità, non si usano le gru e nemmeno i motori a scoppio. Vietati anche tutti i materiali sintetici. Si lavora solo con le pietre, l’acqua, il legname, la sabbia e le argille che abbondano nel territorio. Le dotazioni di sicurezza degli operai e l’orario di lavoro di 8 ore giornaliere sono l’unica concessione alla modernità.
L’ideatore del progetto, Michel Guyot, un restauratore appassionato della “età di mezzo”, ha riproposto i ritmi e le condizioni di lavoro di una vera “fabbrica’” medievale. Anche tutti gli utensili e materiali impiegati nella costruzione vengono fabbricati in loco, seguendo le antiche tecniche. Ci sono forni la cottura della calce, cave dove gli scalpellini, armati di mazze, estraggono e squadrano le pietre e anche una fucina per l’estrazione del ferro. I boscaioli raccolgono il legname nei boschi circostanti e addirittura è stato messo in piedi un piccolo allevamento di animali per il vettovagliamento.
Scopo dell’iniziativa è quello di indagare a fondo sulle tecnologie usate nel Medioevo. La conclusione dei lavori, portati avanti con la consulenza di storici e archeologi, è prevista nel 2023. Il cantiere occupa una trentina di persone. I costi sono coperti dalle visite dei turisti. Il sito è infatti aperto al pubblico e offre la possibilità di osservare i Compagnons Bâtisseurs (l’associazione dei mastri muratori) in piena attività. La località si raggiunge attraverso l’autostrada Lione – Parigi con uscita al casello di Auxerre. Sono 300mila le persone che ogni anno visitano la località. E’ attivo anche un sito web (www.guedelon.fr) dal quale è possibile seguire l’andamento dei lavori.