Una mescolanza di tradizioni e sapori. Nella cucina medievale la carne torna protagonista. E diventa un segno delle differenze sociali quando appare, fresca e varia, sulle tavole imbandite dell’aristocrazia. Per i poveri, quando passano le carestie, c’è il maiale, cucinato in mille modi diversi.
Salse, spezie, erbe, legumi, formaggi, e la pasta, fresca nell’area della pianura padana e secca nelle regioni del Meridione, diversificano le diete nelle varie zone della penisola.
Nel programma del festival, ogni giorno un appuntamento ad hoc con un esperto gastronomo, per riscoprire storie e sapori dell’età medievale.