Le Tovaglie perugine del Museo laboratorio Giuditta Brozzetti

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La Tovaglia perugina realizzata da Marta Cucchia ed esposta nella mostra “Un giorno nel Medioevo. La vita quotidiana nelle città italiane dei secoli XI-XV”, a Gubbio fino al 6 gennaio 2019

I “pannili alla peroscina” erano sugli altari delle chiese e sulle tavole dei ricchi, erano apprezzati e commercializzati in tutta Europa, finendo anche nel corredo di una futura regina: Caterina de’ Medici. Una tradizione che si è tramandata grazie al paziente lavoro invernale delle donne della campagna perugina nel corso dei secoli.

Marta Cucchia costituisce la quarta generazione del museo-laboratorio “Giuditta Brozzetti”, azienda specializzata nella tessitura di panni che recuperano la tradizione antica e alla mostra “Un giorno nel Medioevo” a Gubbio ha prestato una riproduzione di una tovaglia tardo-medievale, un panno perugino.

«In realtà è una interpretazione delle famose tovaglie, o meglio pannili peroscini, con decoro ispirato al XIV secolo e di grandi dimensioni. I panni nascono come arredo sacro, per altari e chiese. Con il tempo, potremmo dire, che hanno riscosso così tanto successo che i nobili e i ricchi li volevano per arredare la tavola, sono richiesti come premi per i tornei d’armi, Leonardo da Vinci li raffigura nell’affresco del Cenacolo e così tanti altri artisti come Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Giotto e Ghirlandaio. Caterina de Medici li aveva nel corredo e pannili alla peroscina sono inventariati tra i beni della cattedrale di Canterbury».

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Tessuti in lavorazione nel Museo laboratorio di Giuditta Brozzetti

La tessitura è l’ultimo passo di un lungo processo di ricerca, studio, armonia dei colori e dei disegni, quanto c’è della tradizione e quanto del moderno?
«La mia bisnonna, Giuditta Brozzetti, era una maestra elementare, durante la Prima guerra mondiale, con tutti gli uomini al fronte, assume l’incarico di direttrice delle scuole elementari di Perugia e, girando per il contado come ispettrice, si imbatte in un rumore particolare, il battere sordo del telaio, scoprendo che questa arte medievale era sopravvissuta intatta ne secoli: dalla coltivazione del lino alla filatura e alla tessitura durante l’inverno, con tecniche millenarie tramandate di madre in figlia. Si innamorò subito e si mise a recuperare i disegni, i tessuti e le tecniche, per poi riprodurre i panni perugini, con i suoi decori, con i telai manuali del XIX secolo. È una storia di famiglia, proseguita declinando questa arte in base alle proprie caratteristiche e curiosità: mia nonna disegnava linee di moda, mia madre ha studiato storia e tecniche di tessitura, io da designer di interni ho ripreso in mano i telai e ha creato una linea che mischia i generi, chiamata Eclettica».

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Una panoramica della sede del Museo laboratorio, l’antica Chiesa di San Francesco delle Donne

Non solo laboratorio di produzione, ma anche museo: cosa fate?
«Nel 2004 siamo entrati nel circuito museale cittadino. È uno degli ultimi laboratori in Italia, operante in una struttura d’interesse storico e culturale (il San Francesco delle donne è il primo insediamento femminile dell’Ordine francescano a Perugia, ndr) di origine medievale. Una sede antica per un’arte ancor più antica, aperta a scuole e visitatori con attività didattica e visite guidate».

Umberto Maiorca

 
 
 
 
 
Contatti:
Museo Atelier “Giuditta Brozzetti”
Via T.Berardi, 5/6 – 06123 Perugia Italy
www.brozzetti.com
Referente: Marta Cucchia
Phone +39 07540236
Mobile: +39 3485102919
e.mail: email@brozzetti.com

Visite:
Dal lunedì al venerdì ingresso libero
Mattino 08:30 – 12:30 – Pomeriggio 15:00 – 18:00
visite guidate su prenotazione
Sabato e Domenica e festivi visite guidate solo su appuntamento