Restauro Università dei CalzolariL’Università dei Calzolari è l’unica esistente in Italia. Nacque al tempo del maggior splendore del libero Comune di Gubbio. Il primo statuto dell’Università o Arte dei calzolari o conciatori e lavoratori del cuoio, venne infatti pubblicato nel 1338, durante il pontificato di Benedetto XII.
A Gubbio allora il podestà era Camillo dei marchesi di Massa e il capitano del popolo si chiamava Giovanni di Tuscolo.
Dalla fondazione e fino al 1680, l’Università dei Calzolari elesse ininterrottamente due capitani. Lo statuto della storica istituzione venne approvato dal Consiglio Comunale il 29 agosto 1341. Subì una prima modifica già nel 1495. Nel 1568 Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino, ne riformò ed approvò i capitoli. Nel 1740 ne furono aggiunti altri 19. Nel 1808 ci fu un ulteriore cambiamento. Finché, il 28 ottobre 1888, lo statuto venne approvato in modo definitivo con un regio decreto dal Re d’Italia Umberto I.
La sede dei Calzolari è in Via Savelli della Porta 18 A.
Lo stendardo dell’Università è conservato dal 1928 presso la sezione dell’Archivio di Stato di Gubbio. Alcuni cronisti del Settecento lo attribuirono a Raffaello di Urbino. Altri ritengono invece che sia opera di Michelangelo.
Il gonfalone rappresenta il Padre Eterno insieme alla Madonna della Pietà. Ai lati della Vergine appaiono i santi Ubaldo e Crispino. Il soggetto ricorda un altro dipinto attribuito Giovanni Maria Baldassini (1566-1601).
San Crispino, insieme a San Crispiniano è il protettore dei Calzolai: i due santi, nobili romani, furono entrambi decapitati nel 286. Predicarono il Cristianesimo in Gallia dove, per vivere, lavorarono come calzolai. Quanto a S.Ubaldo, fece spesso sgorgare l’acqua, indispensabile alla lavorazione del cuoio, in modo miracoloso.
Il 25 ottobre di ogni anno, giorno di San Crispino, nella chiesa di San Francesco, i Calzolari festeggiano in modo solenne il loro protettore.
Le cronache raccontano che nel 1725, in occasione dell’anno santo, 102 Calzolai Eugubini esibirono il prezioso stendardo dell’Università nella capitale, quando vestiti della loro divisa (un sacco nero e una mantellina di tela dello stesso colore) vennero accolti in modo caloroso dai loro colleghi romani.
Nel 1801, in seguito a un editto di Pio VII, tutte le università eugubine furono soppresse. Ma i “Calzolari”, appena un anno dopo, nel 1802, riuscirono ad ottenere un provvedimento che ripristinava l’Arte.
Cambiarono però le funzioni dell’associazione che non si occupò più di tematiche economiche e sociali ma soltanto di assistenza e beneficenza.
Nel 1808, con l’occupazione di Gubbio da parte delle truppe francesi, i beni dell’Università passarono allo Stato; solo nel 1814, dopo la caduta di Napoleone, i “Calzolari” recuperarono le loro proprietà.
Il Breve dei CalzolariLo scopo dell’Università è chiarito dall’articolo 1 dello Statuto del 1888, ancora valido: “L’università dei Calzolari di Gubbio non ha altro scopo che il mutuo soccorso agli individui esercenti l’arte del Calzolaro….. i mezzi con i quali provvede al suo scopo sono le rendite di vari terreni che possiede”.
L’Università dei Calzolari, in anni recenti ha anche trascritto e pubblicato l’antico “Breve”, il libro dell’arte che riporta le norme della storica istituzione cittadina. Un testo prezioso per conoscere la storia degli oltre 1800 calzolari eugubini che dal 1327 al 1611 hanno segnato l’economia della città.

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