Nasce a L’Aquila il Festival delle città del Medioevo. La manifestazione, organizzata in modo congiunto dal Comune del capoluogo abruzzese e dall’Università dell’Aquila, inizierà nel prossimo mese di luglio e si concluderà nel giugno 2023. L’obiettivo è quella di trasformarla in un appuntamento fisso, a cadenza annuale.
L’evento si svolgerà in diversi luoghi del centro storico e proporrà lezioni di taglio divulgativo, tenute da accademici, storici e esperti di fama nazionale e internazionale, sul tema della città medievale, con particolari approfondimenti sulla storia dell’Aquila e del suo territorio. Il programma sarà ulteriormente arricchito da un fitto cartellone di mostre, fiere, concerti, spettacoli, esibizioni artistiche e attività rievocative.
A illustrare i dettagli dell’iniziativa sono stati il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il rettore e il direttore generale dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse e Pietro Di Benedetto, i professori UnivAQ Amedeo Feniello e Alfonso Forgione, docenti, rispettivamente, di Storia medievale e Archeologia cristiana e medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.
Durante il festival – che potrà contare su una dotazione finanziaria complessiva di 130 mila euro, 65 mila conferiti dall’Università dell’Aquila e altri 65 mila dal Comune, a valere sui fondi del programma ReStart – saranno descritti e analizzati gli elementi e i luoghi tipici delle città medievali – le piazze, i mercati, le banche, gli ospedali, i centri del potere civile e religioso – con approfondimenti e spiegazioni che aiuteranno a comprendere il contesto sociale, culturale e politico dell’epoca.
Verranno raccontati le vicende e i segreti delle grandi città medievali, da Costantinopoli a Venezia, da Genova a Parigi, da Firenze a Napoli, fino a Palermo e Il Cairo, in un viaggio virtuale che si snoderà dal Mediterraneo fino alla Via della Seta. Oltre a questi contenuti saranno proposti anche riferimenti al mondo contemporaneo e alla discussione intorno all’idea della città ideale, da progettare e ricostruire.
Il Festival si articolerà in due parti distinte. La prima – “Aspettando il Festival” – prevede una serie di eventi preparatori, calendarizzati tra luglio 2022 e aprile 2023.
Si comincia il prossimo luglio, al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, con Cinema e Medioevo, cineforum in cui saranno proiettati e commentati tre classici della storia del cinema ambientati in diverse epoche del Medioevo: L’armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate di Mario Monicelli (in programma, rispettivamente, il 5 e l’11 luglio) e LadyHawke, di Richard Donner (7 luglio). Da luglio fino settembre, sempre il Dipartimento di Scienze Umane ospiterà la rassegna (curata dall’associazione culturale “Volta la carta”) Pagine di storia, con la presentazione dei libri Storie del mare di Alessandro Vanoli (6 luglio); La Cina nuova di Simone Pieranni (13 luglio); Il buon tedesco di Carlo Greppi (8 settembre) e Le vie italiane della seta di Maria Giuseppina Muzzarelli (13 settembre).
Dopo la pausa estiva, Aspettando il Festival proseguirà da ottobre a dicembre con il ciclo di incontri Aperitivo con lo storico: sei lezioni-spettacolo (con reading e musica), curate da docenti universitari, sulla storia dell’Aquila, inquadrata nel contesto italiano e mediterraneo. Questa prima parte del cartellone terminerà il 21 dicembre con una lectio magistralis di Franco Cardini, in programma nell’aula magna del DSU.
La programmazione riprenderà quindi a febbraio con 6 nuovi appuntamenti di Aperitivo con lo storico e con un concerto dell’Orchestra sinfonica abruzzese.
Il Festival delle città del Medioevo entrerà nel vivo a giugno 2023. Sono previsti più di 70 appuntamenti in cinque giorni (21-25 giugno) dedicati alla divulgazione storica, con la partecipazione dei più importanti storici italiani e europei, oltre che di archeologi, storici dell’arte, architetti, scienziati, scrittori, economisti e giornalisti.
Negli stessi giorni il Festival ospiterà anche la Fiera del libro medievale, gli eventi Botteghe e mestieri, Arcieri in città, Templari oltre la leggenda, Il Medioevo dei bambini, Il Medioevo in tv, Conoscere L’Aquila, e poi ancora mostre, concerti, spettacoli serali, cortei, visite guidate, gare di tiro con l’arco, esibizioni e attività didattiche e rievocative, che coinvolgeranno le numerose associazioni storiche dell’Aquila e del suo territorio.
“Questo Festival, dalla valenza e dallo spessore culturali assoluti” dichiara il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi “conferma la proficua collaborazione in atto da tempo tra il Comune e l’Università e qualifica ulteriormente L’Aquila come città di cultura, conoscenza e saperi. Il programma, ricco di eventi e testimonianze, tra cui quelle di esperti divulgatori, è stato compilato con estremo rigore scientifico ma è stato pensato anche per affascinare e coinvolgere un pubblico di non addetti ai lavori, desiderosi di avvicinarsi ai grandi temi della storia e di approfondire le vicende relative alle origini e alla fondazione della nostra città”.
“L’idea di questo festival” ha spiegato Edoardo Alesse “è nata sulla scia del successo del convegno ‘Papa, non più Papa’, organizzato dall’Università lo scorso dicembre. Un evento al quale hanno partecipato illustri esperti di storia medievale, storia del papato e diritto canonico. I tanti eventi e le tante attività del festival andranno ad arricchire ulteriormente la vita culturale della città. Sarà un’occasione per ripercorrere anche le origini della fondazione dell’Aquila e celebrare così la memoria della storia cittadina”.
“L’Aquila è una città medievale, una città di confine dalla storia resiliente” ha spiegato Amedeo Feniello “Con questo festival vogliamo proiettarla in una dimensione nazionale e internazionale. Sarà un festival che coinvolgerà attivamente, oltre all’Università e al Comune, anche associazioni, enti e istituzioni culturali del territorio, un evento culturale multi prospettico, con il quale cercheremo di restituire la complessità e la ricchezza del Medioevo, un’epoca di innovazione prima ancora che di tradizione, che vide nascere le città italiane e, tra esse, L’Aquila”.
“Questo festival avrà anche un ruolo sociale” ha sottolineato Alfonso Forgione “Non sarà solo un momento di alta divulgazione culturale ma anche un’occasione, per la società civile, e per tutti coloro che si occupano a vario titolo e a più livelli di divulgazione storica, scientifica e culturale, di unirsi e collaborare per un unico obiettivo: creare un evento che continui nel tempo e che dia risalto nazionale alla nostra città, portare la ricerca fuori dalle nostre sedi universitarie e raccontarla ai cittadini, ai turisti e agli appassionati”.